La missione cubana è organizzata in quattro parrocchie: San Antonio del Sur (retta da don Luigi Manenti), Imias (retta da don Mario Maffi), Baracoa (retta da don Luigi Usubelli) e Jamal (retta da don Valentino Ferrari).

Attorno a tutti questi sacerdoti ruotano centinaia di bambini, ragazzi, anziani e malati per farsi dare, insieme al panino, anche una carezza, un bacio o semplicemente una stretta di mano. Tutti lì a salutare gli «strani maschi europei» che tanta meraviglia avevano destato al loro arrivo (soprattutto i pionieri don Luigi e don Mario), visto che di donne non si interessavano, di rivoluzione nemmeno e quindi non si capiva bene se erano venuti a fare i controrivoluzionari o semplicemente i rompiscatole.

Per fortuna i due venivano dalle montagne della Bolivia dove, insieme alle gambe buone, hanno forgiato anche un carattere paziente. Così non si sono dati per vinti. Don Luigi ha costruito una chiesa fatta con i binari del treno, le foglie di palma e dei graziosi rampicanti come pareti e don Mario una graziosa chiesa purtroppo ancora senza tetto a causa delle complicazioni burocratiche. A lavorare sui progetti a lungo termine sono serviti davvero parecchio quei diciassette anni in Bolivia quando, per andare a visitare le comunità di cristiani che vivono oltre i 4.000 metri, riempivano lo zaino di carne e pesce in scatola e stavano via per settimane.

La «pastorale della merenda» nasce dunque dal semplice motivo di dover dire ai cubani che la Chiesa vuole loro bene e che quello che dona, lo dona gratis. Un panino non è molto, ma è il modo più diretto per non chiudere gli occhi di fronte a una rivoluzione che dà il pane, ma spesso si dimentica di dare il companatico. Nei grandi pani affettati c'è dentro ogni giorno un po' di Bergamo. A volte del prosciutto, a volte del formaggio e, se dall'Italia siamo generosi, anche qualche fetta di salame o un po' di Nutella.

Il bello dei cubani è che poi rimangono ad ascoltare la Messa dove Don Luigi e don Mario sbriciolano (di mezzo c'è sempre comunque del pane) le grandi questioni religiose per arrivare al fondo del nostro credere.