La Direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances), in linea con quella UE sul fine vita utile per i veicoli, ha stabilito che la cromatazione sarà vietata entro il 2017.

La cromatazione infatti porta alla formazione di cromo esavalente, un composto ritenuto altamente dannoso per la salute data l'alta cancerosità dei suoi composti, come ad esempio l'acido cromico.

Una deroga, che aiuta le aziende che hanno impianti di verniciatura industriale ad allinearsi alla nuova normativa, prevede che l'utilizzo dei composti cromici sia permesso fino al 21 settembre 2017 previa autorizzazione in linea con i seguenti regolamenti:

  • Regolamento REACH, in vigore dal giugno 2007
  • Regolamento 348/2013 della Commissione Europea che va a modificare l'allegato XIV del Regolamento europeo 1907/2006 nel quale sono inseriti i composti del cromo.

Questa decisione era nell'aria da ormai qualche anno data l'inclusione nel 2010 del cromo esavalente con i suoi derivati nella lista delle sostanze cancerogene per l'uomo.

Per poter usufruire della proroga è necessaria l'autorizzazione all'Agenzia europea delle sostanze e composti chimici.

V.a.f.e. già dal 2008 ha sostituito il cromo esavalente presente nei bagni di cromatazione, con un prodotto a ridotto impatto ambientale di Henkel, ma con le stesse caratteristiche tecniche e prestazionali del cromo VI.